Terapia individuale

Cosa significa somatizzare un dolore?

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Può accadere che quando una persona accusa sintomi fisici il medico non riscontri alcuna patologia.

La somatizzazione si riferisce in particolare a quei disturbi psichici che si correlano anche a disturbi fisici, causando un malessere profondo che interferisce con le attività quotidiane. In questi casi il paziente esprime attraverso il corpo il proprio malessere mentale (“soma” deriva infatti dal greco e significa “corpo”): non è detto infatti che il soggetto presenti una patologia reale connessa al corpo, ma i sintomi che egli presenta sono normalmente di natura organica come per esempio, nausea, mal di testa, etc. Inizia così un lungo viaggio alla ricerca di una diagnosi che potrebbe portare a depressione e/o disturbi d’ansia perché il paziente non si sente compreso.

I disturbi da somatizzazione non sono invenzioni di chi ne soffre in quanto i sintomi sono reali!

Come si manifesta la somatizzazione?

Si pensa che l’origine di questo disturbo sia uno stato di stress intenso e prolungato, lunghi periodi di ansia marcata e/o problemi emotivi persistenti che non vengono adeguatamente gestiti. Coloro che soffrono di questo disturbo in genere sono persone che hanno cercato di essere risolutive e non si sono fermate davanti alle difficoltà che sono apparse a livello emotivo; per questo motivo, il corpo reagisce scaricando le emozioni non elaborate su di un organo bersaglio, che spesso è un organo già in sofferenza.

Mente e corpo: come comunicano

Mente e corpo comunicano e sono profondamente interconnesse, tanto che alcune patologie possono migliorare (o peggiorare) a seconda dello stato psichico. Per esempio gli effetti negativi dello stress o dell’ansia sul corpo sono stati ampiamente confermati, così come quelli della depressione. Alcuni esempi:

  • lo stress psico-sociale ha ripercussioni su diverse malattie come per esempio sul diabete mellito, la coronaropatia e l’asma
  • lo stress può prolungare alcune malattie nel tempo, così come i sintomi fisici collegati ad esse
  • lo stress può causare patologie fisiche anche in assenza di reali problemi
  • alcuni atteggiamenti mentali possono impedire o aumentare le cure: si pensi a chi è affetto da malattie e ne minimizza il rischio, rinunciando così a curarsi, mettendo in atto il meccanismo di difesa mentale del rifiuto o della negazione. 
  • alcune patologie fisiche, possono portare a patologie mentali e viceversa. 

La relazione tra il corpo e la mente è profonda e molto spesso è difficile da identificare.

Quali sono i dolori più comuni nella somatizzazione?

Possono presentarsi una grande varietà di sintomi, ma i più frequenti sono:

  • mal di testa;
  • mal di schiena;
  • dolori alle articolazioni;
  • dolori al petto;
  • problemi gastrointestinali: bruciore, nausea, vomito e diarrea;
  • dolori mestruali;
  • dolori nelle relazioni sessuali o disfunzione erettile;
  • malattie della pelle, della respirazione, perdita di capelli (alopecia), etc.

Qual è il trattamento da seguire?

Abbiamo visto che tale disturbo è un disturbo che si riversa nel corpo ma che ha normalmente origini psicologiche. In ogni caso per individuare la tipologia del disturbo ed escludere possibili cause organiche, è importante eseguire esami clinici per dimostrare che effettivamente non ci siano problemi a livello fisico. Se gli esami fisici dovessero risultare negativi, si può valutare una causa psicologica dietro tali disturbi, che però non è sempre facile da identificare sia per le difficoltà di diagnosi, sia per le resistenze che possono provocare alcuni pazienti.

Va ricordato che non sempre la somatizzazione è qualcosa di patologico: in sé la somatizzazione è solo uno sfogo allo stress e alle sollecitazioni della vita. Pertanto può capitare di soffrirne occasionalmente. La patologia sorge quando tale dolore è costante ed eccessivo, e influisce negativamente con la nostra quotidianità, i nostri affetti e il nostro lavoro.

Il tipo di terapia deriva dalla gravità del disturbo e dalle circostanze di insorgenza: in alcuni casi saranno sufficienti terapie espressive basate sul dialogo, tecniche di rilassamento, gruppi di auto-aiuto, etc. mentre, in altri casi, bisognerà ricorrere anche alla terapia farmacologica.


Grazie per avermi contattata. Fammi sape