Terapia dell'età evolutiva

Quando il volume delle emozioni è troppo alto: Disregolazione e regolazione emotiva

No Comment

“La regolazione emotiva è l’insieme dei processi attraverso i quali l’individuo influenza le emozioni che prova, quando le prova, in che modo le prova e come esprime tali emozioni. La regolazione emotiva si riferisce quindi alla eterogenea serie di processi con cui le emozioni sono regolate ed è in gran parte responsabile del nostro benessere psicologico” (Gross).

Col termine regolazione emotiva si è soliti fare riferimento a una serie di comportamenti messi in atto dall’individuo per regolare l’emozione provata in quel momento. La regolazione emotiva è volta a sostituire uno stato emotivo inadeguato alle circostanze che si vivono in quel momento con un altro più funzionale.
Adattare le emozioni è, infatti, un aspetto fondamentale per l’individuo non solo da un punto di vista sociale, ma anche relazione e soggettivo.
La regolazione emotiva è considerata pertanto un concetto multidimensionale, caratterizzato da:

  • disponibilità a sperimentare emozioni negative o positive;
  • consapevolezza, comprensione e accettazione dei diversi stati emotivi;
  • impegnarsi nel raggiungimento dell’obiettivo, in risposta ad emozioni sia positive che negative;
  • uso flessibile di strategie adeguate al contesto per modulare l’intensità e/o la durata della risposta emotiva;
  • spostamento e non soppressione l’emozione disfunzionale.

Secondo Gross e John, la presenza di carenze in una di queste aree sono considerate indici di difficoltà di regolazione emotiva. In questo caso si parlerà di disregolazione emotiva, ed è indice di psicopatologia.
Chi è in grado di riconoscere le proprie emozioni, capire come funzionano, dotarle di significato, usare l’informazione da loro derivante, e gestire l’esperienza, apparirà, dunque, più capace di rispondere efficacemente alle richieste e alle situazioni della vita quotidiana rispetto a chi non è in grado di farlo.

Come fare dunque a regolare le emozioni?
Esistono due tipologie di strategie, adattive e non adattative.

Strategie di regolazione emotiva adattative
Di seguito, sono descritte 3 strategie di regolazione emotiva adattive:

  • Ristrutturazione cognitiva (reapprisal): consiste nella generazione di interpretazioni o prospettive positive su una situazione stressante, in modo da ridurne gli effetti negativi.
  • Problem-Solving: è un tentativo volontario di cambiare una situazione stressante o di contenere le sue conseguenze.
  • Accettazione: con questo termine ci si riferisce all’ accettazione non giudicante della esperienza emozionale.

Strategie di regolazione emotiva non adattative.
Ecco 3 strategie di regolazione emotiva non adattive nel lungo termine:

  • Soppressione della esperienza emozionale ed evitamento: due sono le modalità con cui si può mettere in atto questa strategia; una si riferisce alla dimensione esperienziale dell’emozione, mentre l’altra a quella comportamentale.
  • Rimuginio e ruminazione: invece che evitare o sopprimere l’esperienza emozionale, certi soggetti regolano le proprie emozioni soffermandosi in modo ripetitivo sull’ esperienza di tali emozioni, le loro cause e le loro conseguenze.

Grazie per avermi contattata. Fammi sape